Open Day OPOA MARSIA: un viaggio nel cuore della filiera del finocchio

Il 24 settembre 2025, l’O.P. OPOA MARSIA ha aperto le porte della propria realtà a studenti e docenti dell’Istituto Agrario Arrigo Serpieri, a rappresentanti di amministrazioni pubbliche e associazioni agricole, a società di consulenza agronomica e ad operatori di testate di comunicazione locale.

I partecipanti hanno vissuto una giornata immersiva nel mondo della filiera del finocchio, scoprendo tutte le fasi che portano questo prodotto d’eccellenza dal campo fino alla grande distribuzione.

Dal campo alla distribuzione

Il percorso ha preso avvio con la visita ai campi, dove è stato possibile osservare da vicino le tecniche di coltivazione del finocchio. Successivamente, i presenti hanno potuto seguire il lavoro nei magazzini, dove il prodotto viene selezionato e lavorato, fino ad arrivare alla fase conclusiva: il confezionamento e l’avvio verso la GDO e i grossisti.

Non sono mancati momenti di confronto, degustazioni e curiosità, pensati per stimolare una conoscenza più profonda e un consumo consapevole di un ortaggio dalle straordinarie proprietà e di eccellente qualità.

Le parole del Presidente Fabio Ciaccia

Durante l’incontro, il presidente della O.P., Fabio Ciaccia, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa e ha presentato l’identità di OPOA MARSIA:

“OPOA Marzia è un’Organizzazione di Produttori che riunisce circa cinquanta soci, attivi principalmente nell’areale del Fucino. La produzione lorda complessiva si aggira intorno ai 60 milioni di euro. Fondata nel 2000, l’organizzazione ha ampliato le proprie attività con la fusione del 2018, che ci ha permesso di crescere ulteriormente. In quanto O.P. riconosciuta, ci occupiamo di concentrare e valorizzare le produzioni dei nostri soci, promuovendo in particolare le coltivazioni locali come patate, carote, finocchi e altri ortaggi. Uno degli obiettivi principali è programmare le produzioni in modo efficiente, evitando surplus e garantendo un servizio mirato a clienti come la GDO, l’industria di trasformazione e i grossisti.”

Ciaccia ha poi aggiunto:

“La giornata di oggi, dedicata al finocchio, è stata pensata per gli studenti degli istituti agrari, che hanno potuto osservare direttamente la produzione in campo, visitare i centri di lavorazione e seguire l’intero percorso del prodotto: dalla raccolta fino alla distribuzione. Un’esperienza formativa e di grande interesse, che ha permesso a tutti i partecipanti di entrare in contatto con la filiera in tutte le sue fasi.”

L’Open Day ha rappresentato non solo un’occasione di approfondimento tecnico, ma anche un’esperienza educativa e di sensibilizzazione verso il consumo di ortofrutta di qualità. Un’iniziativa che conferma la missione di OPOA MARSIA: valorizzare il lavoro dei produttori e rafforzare il legame tra il mondo agricolo e la società.

Dalla ricerca al campo: il nocciolo protagonista dell’Open Day Terremerse

Si è svolta a Forlì la nuova tappa di Ortofrutta Experience, il progetto promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale e dalle Organizzazioni di Produttori aderenti, finalizzato a stimolare i consumi e a diffondere una maggiore conoscenza del comparto ortofrutticolo.

L’evento, ospitato da Terremerse, ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento sul ruolo delle O.P. nel rafforzare la filiera, con un focus specifico sul progetto Nocciolo.

La giornata si è tenuta presso l’azienda agricola Sirri di Forlì, realtà che ha creduto sin dall’inizio nel progetto, avviando la coltivazione di 4 ettari di noccioleto, utilizzando la varietà Tonda di Giffoni.

Il cuore dell’Open Day è stato il nocciolo, raccontato attraverso il percorso di filiera avviato da Terremerse insieme alle industrie di trasformazione. Una coltura che si distingue per la possibilità di essere meccanizzata, offrendo risposte concrete alle difficoltà legate alla manodopera. Grande interesse hanno suscitato anche i risultati delle prime raccolte: già dal quarto anno il nocciolo entra in produzione e dal quinto raggiunge volumi importanti, rendendo l’investimento rapido e sostenibile.

La giornata è proseguita con la visita ai campi, permettendo ai partecipanti di osservare direttamente le tecniche colturali adottate e i risultati conseguiti, accompagnati dalle spiegazioni dei tecnici e dei responsabili della O.P.

“Abbiamo deciso di affrontare il progetto nocciolo in filiera con le più importanti industrie, per dare risposte concrete agli agricoltori. È una coltura che può essere meccanizzata e che risponde a un mercato in forte crescita: questo significa nuove opportunità e maggiore sostenibilità per i nostri soci.”

— Marco Casalini, Presidente Terremerse

“Con i nostri soci abbiamo dimostrato che il nocciolo può iniziare a produrre già dal quarto anno, e dal quinto raggiungere volumi importanti, accelerando il rientro degli investimenti. Il progetto, nato in programmazione con l’industria, rappresenta un modello concreto di innovazione e sostenibilità.”

— Ilenio Bastoni, Direttore OP Terremerse

L’Open Day di Forlì ha confermato l’importanza di aprire le porte delle O.P. al mondo esterno, creando occasioni di confronto e trasparenza. La coltivazione del nocciolo, oggi al centro di un progetto innovativo e in crescita, si conferma una delle sfide più interessanti per la filiera e una concreta opportunità di sviluppo per l’agricoltura italiana.