Ortofrutta Experience fa tappa a Borgo Grappa: protagonisti i ravanelli di Ortolanda OP

Il 7 ottobre Ortofrutta Experience ha fatto tappa a Borgo Grappa (LT), dove l’OP Ortolanda ha aperto le porte a studenti e docenti dell’Istituto Agrario di Latina per una giornata dedicata alla scoperta del ravanello— dalle serre fino al confezionamento per la grande distribuzione.

È stata una giornata formativa e coinvolgente, che ha permesso ai partecipanti di scoprire da vicino una realtà moderna, internazionale e profondamente radicata nel territorio. L’esperienza ha offerto momenti di confronto diretto con i professionisti dell’OP e ha stimolato curiosità e interesse nei giovani verso il mondo agricolo e le sue opportunità.

Ortolanda OP: passione, innovazione e radici nel territorio

Situata a Borgo Grappa, in provincia di Latina, Ortolanda OP opera da oltre quarant’anni nella coltivazione del ravanello, unendo competenza olandese e spirito italiano.

Con 19 soci produttori, l’organizzazione coltiva circa 50 ettari di serre moderne, garantendo la produzione di ravanelli freschi tutto l’anno grazie a un perfetto equilibrio tra esperienza, pianificazione e tecnologie all’avanguardia.

Dalla semina alla raccolta, ogni fase è curata con attenzione: vengono utilizzate sementi di alta qualità, un controllo climatico preciso e sistemi di lavaggio e confezionamento in ambiente condizionato per assicurare la massima freschezza del prodotto.

Durante la giornata è intervenuto il presidente Wilhelmus Coolbergen, che ha raccontato l’evoluzione di Ortolanda, nata dal sogno di unire l’esperienza olandese alla vocazione agricola del territorio pontino:

“Siamo arrivati a Borgo Grappa più di vent’anni fa e abbiamo visto un terreno bellissimo, con grandi possibilità di produrre ravanelli tutto l’anno. Con il tempo abbiamo imparato ad adattarci al clima e alle esigenze italiane, unendo tecnologia e lavoro manuale. Oggi l’azienda è cresciuta, grazie anche ai giovani che rappresentano il futuro dell’agricoltura.”

Un messaggio che racchiude la filosofia di Ortolanda: coniugare innovazione e tradizione, creando valore attraverso la qualità e il capitale umano.

L’agronomo Fabiana Billeci ha illustrato le caratteristiche del ravanello e le diverse fasi di coltivazione:

“Il ravanello si adatta perfettamente alla coltivazione in serra durante tutto l’anno, con cicli che vanno dai 18 ai 50 giorni a seconda della stagione. È una pianta versatile, e il suo sapore cambia con le temperature: più dolce in inverno, più piccante in estate.”

Il responsabile amministrativo Patrizio Tarallo ha invece raccontato la crescita costante della cooperativa:

“Quando abbiamo iniziato, nel 2013, avevamo 21 ettari di serre. Oggi i soci di Ortolanda lavorano su 50 ettari, per un totale di oltre 300 ettari di ravanelli coltivati e raccolti ogni anno.”

Una giornata di esperienza e ispirazione

L’incontro ha unito conoscenza tecnica, passione e visione, offrendo ai ragazzi un’immersione concreta nel mondo della produzione ortofrutticola.

Un’iniziativa che conferma l’obiettivo di Ortofrutta Experienceavvicinare i giovani alla filiera agricola, valorizzando le eccellenze del territorio e la professionalità di chi, ogni giorno, coltiva qualità e futuro.

Open Day OPOA MARSIA: un viaggio nel cuore della filiera del finocchio

Il 24 settembre 2025, l’O.P. OPOA MARSIA ha aperto le porte della propria realtà a studenti e docenti dell’Istituto Agrario Arrigo Serpieri, a rappresentanti di amministrazioni pubbliche e associazioni agricole, a società di consulenza agronomica e ad operatori di testate di comunicazione locale.

I partecipanti hanno vissuto una giornata immersiva nel mondo della filiera del finocchio, scoprendo tutte le fasi che portano questo prodotto d’eccellenza dal campo fino alla grande distribuzione.

Dal campo alla distribuzione

Il percorso ha preso avvio con la visita ai campi, dove è stato possibile osservare da vicino le tecniche di coltivazione del finocchio. Successivamente, i presenti hanno potuto seguire il lavoro nei magazzini, dove il prodotto viene selezionato e lavorato, fino ad arrivare alla fase conclusiva: il confezionamento e l’avvio verso la GDO e i grossisti.

Non sono mancati momenti di confronto, degustazioni e curiosità, pensati per stimolare una conoscenza più profonda e un consumo consapevole di un ortaggio dalle straordinarie proprietà e di eccellente qualità.

Le parole del Presidente Fabio Ciaccia

Durante l’incontro, il presidente della O.P., Fabio Ciaccia, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa e ha presentato l’identità di OPOA MARSIA:

“OPOA Marzia è un’Organizzazione di Produttori che riunisce circa cinquanta soci, attivi principalmente nell’areale del Fucino. La produzione lorda complessiva si aggira intorno ai 60 milioni di euro. Fondata nel 2000, l’organizzazione ha ampliato le proprie attività con la fusione del 2018, che ci ha permesso di crescere ulteriormente. In quanto O.P. riconosciuta, ci occupiamo di concentrare e valorizzare le produzioni dei nostri soci, promuovendo in particolare le coltivazioni locali come patate, carote, finocchi e altri ortaggi. Uno degli obiettivi principali è programmare le produzioni in modo efficiente, evitando surplus e garantendo un servizio mirato a clienti come la GDO, l’industria di trasformazione e i grossisti.”

Ciaccia ha poi aggiunto:

“La giornata di oggi, dedicata al finocchio, è stata pensata per gli studenti degli istituti agrari, che hanno potuto osservare direttamente la produzione in campo, visitare i centri di lavorazione e seguire l’intero percorso del prodotto: dalla raccolta fino alla distribuzione. Un’esperienza formativa e di grande interesse, che ha permesso a tutti i partecipanti di entrare in contatto con la filiera in tutte le sue fasi.”

L’Open Day ha rappresentato non solo un’occasione di approfondimento tecnico, ma anche un’esperienza educativa e di sensibilizzazione verso il consumo di ortofrutta di qualità. Un’iniziativa che conferma la missione di OPOA MARSIA: valorizzare il lavoro dei produttori e rafforzare il legame tra il mondo agricolo e la società.

Dalla ricerca al campo: il nocciolo protagonista dell’Open Day Terremerse

Si è svolta a Forlì la nuova tappa di Ortofrutta Experience, il progetto promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale e dalle Organizzazioni di Produttori aderenti, finalizzato a stimolare i consumi e a diffondere una maggiore conoscenza del comparto ortofrutticolo.

L’evento, ospitato da Terremerse, ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento sul ruolo delle O.P. nel rafforzare la filiera, con un focus specifico sul progetto Nocciolo.

La giornata si è tenuta presso l’azienda agricola Sirri di Forlì, realtà che ha creduto sin dall’inizio nel progetto, avviando la coltivazione di 4 ettari di noccioleto, utilizzando la varietà Tonda di Giffoni.

Il cuore dell’Open Day è stato il nocciolo, raccontato attraverso il percorso di filiera avviato da Terremerse insieme alle industrie di trasformazione. Una coltura che si distingue per la possibilità di essere meccanizzata, offrendo risposte concrete alle difficoltà legate alla manodopera. Grande interesse hanno suscitato anche i risultati delle prime raccolte: già dal quarto anno il nocciolo entra in produzione e dal quinto raggiunge volumi importanti, rendendo l’investimento rapido e sostenibile.

La giornata è proseguita con la visita ai campi, permettendo ai partecipanti di osservare direttamente le tecniche colturali adottate e i risultati conseguiti, accompagnati dalle spiegazioni dei tecnici e dei responsabili della O.P.

“Abbiamo deciso di affrontare il progetto nocciolo in filiera con le più importanti industrie, per dare risposte concrete agli agricoltori. È una coltura che può essere meccanizzata e che risponde a un mercato in forte crescita: questo significa nuove opportunità e maggiore sostenibilità per i nostri soci.”

— Marco Casalini, Presidente Terremerse

“Con i nostri soci abbiamo dimostrato che il nocciolo può iniziare a produrre già dal quarto anno, e dal quinto raggiungere volumi importanti, accelerando il rientro degli investimenti. Il progetto, nato in programmazione con l’industria, rappresenta un modello concreto di innovazione e sostenibilità.”

— Ilenio Bastoni, Direttore OP Terremerse

L’Open Day di Forlì ha confermato l’importanza di aprire le porte delle O.P. al mondo esterno, creando occasioni di confronto e trasparenza. La coltivazione del nocciolo, oggi al centro di un progetto innovativo e in crescita, si conferma una delle sfide più interessanti per la filiera e una concreta opportunità di sviluppo per l’agricoltura italiana.


Open Day alla Centrale Ortofrutticola di Tarquinia: gli studenti scoprono il viaggio del melone, dalla terra al mercato

Il 5 giugno si è svolta una nuova tappa di Ortofrutta Experience 2025, il progetto nazionale promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale, con un Open Day presso la Centrale Ortofrutticola di Tarquinia (VT). Protagonisti della giornata sono stati gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Cardarelli, accompagnati dai docenti, alla scoperta della filiera produttiva del melone, eccellenza del territorio.

Dalla raccolta nei campi fino alla distribuzione finale, i partecipanti hanno potuto seguire da vicino ogni fase del processo: la selezione, la lavorazione nel magazzino, il confezionamento e la logistica. Un vero e proprio viaggio educativo nel cuore dell’agricoltura moderna.

«Siamo orgogliosi di poter mostrare come lavoriamo, con trasparenza e passione» – ha dichiarato Alessandro Serafini, presidente della OP Centrale Ortofrutticola di Tarquinia. «È stato un piacere accogliere gli studenti e le autorità locali, che condividono con noi la volontà di valorizzare il legame tra agricoltura, territorio e nuove generazioni».

All’evento erano presenti anche le istituzioni locali, tra cui il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, che ha sottolineato l’importanza di esperienze formative sul campo per creare consapevolezza tra i più giovani sul valore della filiera agroalimentare italiana.

Le parole di Italia Ortofrutta

Al termine delle prime tappe del progetto, il direttore di Italia Ortofrutta Vincenzo Falconi ha espresso grande soddisfazione per l’impatto dell’iniziativa:

«Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione e del coinvolgimento delle OP e degli studenti. C’è stato entusiasmo, curiosità, confronto. Le aziende hanno saputo trasmettere la loro passione per il territorio e il valore del lavoro che c’è dietro ogni prodotto ortofrutticolo».


Open Day Ecofarm: giovani studenti tra innovazione, tracciabilità e filiera agroalimentare

Un incontro tra formazione e impresa, tra scuola e territorio: è questo il senso dell’Open Day promosso da Ecofarm Srl OP, che ha visto la partecipazione delle classi quinte degli Istituti Agrario e Alberghiero di Butera e Riesi (CL), nell’ambito del progetto nazionale Ortofrutta Experience 2025, promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale.

Fondata nel 1994Ecofarm rappresenta oggi una realtà d’eccellenza nel panorama agroalimentare siciliano. Situata tra i comuni di Butera e Riesi, l’organizzazione si occupa della produzione, lavorazione e commercializzazione di frutta, distinguendosi per la qualità delle coltivazioni, l’attenzione all’innovazione tecnologica e un sistema di tracciabilità avanzata che garantisce la trasparenza lungo tutta la filiera.

Durante la visita, gli studenti hanno potuto osservare da vicino l’organizzazione dei reparti produttivi, comprendendo le dinamiche aziendali, le strategie di lavorazione, ma anche il valore aggiunto che una gestione attenta alla sostenibilità e alla filiera corta può generare per il territorio.

«La nostra missione è aggregare i produttori locali per competere in un mercato dinamico, puntando su qualità e innovazione» – ha dichiarato Giuseppe Patrì, direttore di Ecofarm. «Grazie al nostro sistema di tracciabilità, il consumatore può conoscere ogni fase della produzione e della distribuzione, consolidando un rapporto di fiducia con il prodotto e con l’origine».

L’iniziativa è stata fortemente apprezzata anche dai docenti. Il prof. Avarello, dell’Istituto Agrario Carafa, ha sottolineato come esperienze del genere abbiano un impatto concreto nella formazione dei ragazzi

L’Open Day presso Ecofarm ha rappresentato un importante momento di educazione agroalimentare, contribuendo a rafforzare il legame tra giovani, territorio e cultura del cibo. Una giornata formativa che ha lasciato nei partecipanti nuove consapevolezze e una rinnovata curiosità verso il futuro dell’agricoltura.

Hortoidea apre le porte alla fungicoltura: un open day tra innovazione, sostenibilità e formazione

Un’esperienza immersiva nel cuore della fungicoltura italiana: è quanto vissuto dagli studenti dell’Istituto Agrario di Latina in occasione dell’Open Day promosso dall’OP Hortoidea, nell’ambito del progetto nazionale Ortofrutta Experience 2025, ideato da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale per avvicinare i giovani al mondo dell’ortofrutta.

La visita si è svolta presso Funghidea, imponente realtà produttiva con sede a Sabaudia (LT), considerata oggi una delle più grandi fungaie d’Italia. Con 80 dipendenti41 stanze di coltivazione attive e una produzione media di 600 quintali di funghi freschi a settimana, Funghidea è un esempio concreto di impresa agricola evoluta, in cui innovazione tecnologica, sostenibilità e specializzazione si fondono in una filiera efficiente e all’avanguardia.

Guidati dalla responsabile commerciale Simona Ficarra, gli studenti hanno potuto esplorare le varie fasi del processo produttivo, dalla preparazione del substrato fino alla raccolta e selezione dei funghi destinati al consumo. Un percorso formativo che ha permesso di comprendere non solo le tecniche colturali specifiche, ma anche le dinamiche logistiche, commerciali e di qualità che regolano il comparto.

«Questo evento ha rappresentato un’occasione preziosa per aprire le nostre porte e mostrare da vicino l’intero processo produttivo» – ha spiegato Emanuele Sogus, presidente di Hortoidea. «Ringraziamo l’Istituto Agrario di Latina per la partecipazione: iniziative come questa rafforzano il ponte tra formazione scolastica e mondo del lavoro, valorizzando professionalità e competenze del settore agricolo».

La tappa di Sabaudia ha dimostrato quanto la fungicoltura rappresenti oggi una specializzazione strategica nell’ambito dell’agricoltura italiana, con importanti sbocchi occupazionali e un ruolo crescente nei consumi alimentari.

Attraverso esperienze come questa, Ortofrutta Experience 2025 continua a raccontare l’agricoltura come luogo di innovazione, crescita e opportunità per le nuove generazioni.

Open Day Sermide Ortofruit: i giovani alla scoperta del valore dell’agricoltura e della sana alimentazione

Una giornata di scoperta, formazione e dialogo tra mondo agricolo e nuove generazioni ha animato l’Open Day presso la OP Sermide Ortofruit, organizzato nell’ambito del progetto nazionale Ortofrutta Experience 2025, promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale.

A partecipare sono state le classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Maretti Tre Giardini, accolte per una visita guidata alla Zerbinati, storica azienda del territorio situata a Malcantone di Sermide (MN), eccellenza riconosciuta a livello nazionale per la lavorazione e trasformazione di ortaggi freschi.

Fondata nel 2009 dall’iniziativa di nove imprenditori agricoli, oggi OP Sermide Ortofruit conta 36 soci e rappresenta un modello virtuoso di cooperazione agricola. Radicata nel territorio mantovano, l’organizzazione promuove un’agricoltura sostenibile, attenta alla qualità, alla tracciabilità e all’innovazione.

Nel corso della visita, i ragazzi hanno potuto osservare da vicino le attività quotidiane dell’azienda ospitante: dalla raccolta al confezionamento dei prodotti ortofrutticoli, fino alla loro trasformazione e distribuzione. Un’opportunità concreta per comprendere il lavoro, l’organizzazione e le competenze che stanno dietro a ciò che ogni giorno arriva sulle nostre tavole.

Il momento formativo è stato arricchito dall’intervento della biologa nutrizionista Federica Bombarda, che ha offerto agli studenti spunti chiari e concreti sull’importanza di una corretta alimentazione, spiegando i benefici di una dieta ricca di frutta e verdura, soprattutto nella fase della crescita.

“Educare al consumo consapevole di ortofrutta significa formare cittadini più sani e informati. Portare i ragazzi nei luoghi in cui questi alimenti nascono e prendono forma è un primo passo fondamentale” – ha dichiarato la dottoressa Bombarda.

Quella di Sermide si è dimostrata una tappa significativa del tour Ortofrutta Experience, non solo per l’alto valore educativo, ma anche per l’entusiasmo e la curiosità con cui i giovani hanno partecipato alle attività, dimostrando attenzione per il mondo dell’agricoltura e per le scelte alimentari quotidiane.

Open Day Agrinatura: dalla teoria alla pratica, l’ortofrutta spiegata ai giovani

Una giornata formativa e coinvolgente si è svolta presso la Cooperativa Agrinatura, in occasione della quarta tappa del progetto Ortofrutta Experience 2025, promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale. A partecipare all’incontro, le classi terze e quarte dell’Istituto Professionale Agrario San Benedetto Enaudi Mattei, coinvolte in un percorso immersivo alla scoperta del mondo ortofrutticolo.

Fondata nel 1990 e riconosciuta Organizzazione di Produttori dal 2006, Agrinatura è oggi un punto di riferimento nel settore ortofrutticolo italiano, con un’ampia rete di produttori e una forte vocazione all’export verso i mercati europei. Le sue produzioni spaziano dalle carote ai meloni, passando per numerose altre eccellenze del territorio, coltivate con attenzione alla sostenibilità e alla qualità.

Durante la giornata, gli studenti hanno avuto l’opportunità di seguire il ciclo completo di un ordine della Grande Distribuzione Organizzata, dalla formulazione dell’offerta fino alla preparazione dei camion per la spedizione. Un’esperienza preziosa che ha mostrato come ogni fase, dalla logistica al confezionamento, sia fondamentale per garantire l’efficienza e la competitività del settore.

La visita si è poi concentrata sulle linee di lavorazione all’interno del magazzino, permettendo agli studenti di osservare da vicino le tecnologie utilizzate, i controlli di qualità e l’organizzazione dei flussi di prodotto.

La giornata si è conclusa con un confronto tra i responsabili della OP e gli studenti, con l’obiettivo di trasferire conoscenze pratiche, stimolare curiosità e orientare i giovani verso le professioni legate all’agroalimentare, settore strategico per l’economia e per la sostenibilità del Paese.

Open Day Agroverde – Ortofrutta Experience tra i pomodori del Golfo di Gela

La terza tappa di Ortofrutta Experience 2025 si è tenuta a Gela (CL), presso la O.P. Agroverde, realtà produttiva di riferimento nella fascia trasformata della Sicilia sud-orientale. L’azienda opera da oltre trent’anni nei terreni sabbiosi del litorale, a ridosso del Golfo di Gela, coltivando principalmente pomodoro nelle sue varietà più richieste: ramato, ciliegino, datterino rosso e giallo, ovetto, Marinda e Cuore di bue.

Durante la giornata, gli studenti del Liceo Scientifico di Gela hanno potuto esplorare la filiera produttiva direttamente sul campo, conoscere la storia dell’OP e confrontarsi con i protagonisti del mondo agricolo locale. Dalla serra alla selezione del prodotto, dal confezionamento alla distribuzione, il percorso ha evidenziato l’evoluzione di un comparto in cui tradizione e innovazione camminano insieme.

Giuseppe Giardino, direttore dell’OP Agroverde, ha sottolineato:

“È fondamentale trasmettere alle nuove generazioni la cultura del consumo di ortofrutta. Oggi i ragazzi hanno visto come si può lavorare in agricoltura in modo sostenibile, con tecnologie moderne e grande rispetto per l’ambiente. È un messaggio importante per il futuro del nostro settore.”

L’incontro ha visto anche l’intervento di Luciano Caruso, vicepresidente di Italia Ortofrutta, che ha ribadito la vocazione educativa di Ortofrutta Experience:

“Dobbiamo raccontare ai giovani, alle famiglie e ai consumatori i valori autentici dell’agricoltura, quei saperi e quelle tradizioni che si tramandano da generazioni. È così che possiamo costruire una cultura dell’ortofrutta consapevole e radicata.”

Ortofrutta Experience fa tappa a Terracina presso l’OP Eurocirce

La seconda tappa di Ortofrutta Experience 2025 si è svolta il 24 maggio presso la O.P. Eurocirce di Terracina (LT), storica realtà dell’Agro Pontino attiva dal 1979 nel settore della produzione e commercializzazione di ortaggi freschi.

Fondata sulla collaborazione di circa 95 produttori, Eurocirce rappresenta oggi un punto di riferimento per la filiera orticola del Lazio, grazie a un sistema produttivo altamente specializzato e a un’organizzazione strutturata in grado di rispondere alle esigenze del mercato nazionale e internazionale.

Durante la giornata, gli studenti partecipanti hanno potuto osservare da vicino tutte le fasi della coltivazione e lavorazione degli ortaggi, in particolare della zucchina, prodotto simbolo della giornata. Hanno visitato le strutture produttive, i campi e gli impianti di lavorazione, accompagnati dai tecnici e dai responsabili dell’OP, che hanno illustrato con passione e competenza i dettagli della filiera.

Matteo Fresch, presidente dell’OP Eurocirce, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:

“Abbiamo dato ai ragazzi l’opportunità di conoscere da vicino il mondo dell’ortofrutta, mostrando loro non solo le tecniche di coltivazione e lavorazione, ma anche gli aspetti fondamentali legati al mercato e alla qualità del prodotto destinato al consumatore finale.”

Presente anche Andrea Badursi, presidente di Italia Ortofrutta, promotrice del progetto nazionale:

“Questa seconda giornata di Ortofrutta Experience conferma il valore dell’iniziativa: i giovani comprendono finalmente cosa c’è dietro un prodotto ortofrutticolo. Non è solo un ortaggio sugli scaffali del supermercato, ma il frutto del lavoro di tante persone e competenze.”

L’evento ha rappresentato un’occasione di formazione, orientamento e sensibilizzazione per gli studenti, in linea con la missione di Ortofrutta Experience: avvicinare le nuove generazioni al mondo agricolo, valorizzando le filiere, i territori e le professionalità che le animano.